Quando Marco Bardi , mi chiamo’ per telefono dopo l’eudishow per chiedermi se fossi disponibile per l’europeo e se me la sentivo di essere titolare , accettai senza esitazioni, la Croazia e’ un tipo di fondale a me congeniale , pesca a segnale , forti correnti di marea e pesca di ritmo dai 25 ai 40 metri.
Capii fin dall’inizio che la preparazione sarebbe stata fondamentale. I campi gara erano enormi appositamente dispersivi con isolette canali e banchi con estesi bassofondi.
Pochissime zone di roccia fessurata in mezzo a miglia di roccia liscia “ falsa”.
Per questo ho dedicato circa una settimama effettiva ( dieci giorni in tutto ) in piu ‘ rispetto alla preparazione ufficiale aiutato dalla mia compagna come barcaiola.
Scartando alcune zone e impegnandomi in altre in cui credevo di piu’ , per poi ricontrollarle all’ arrivo del resto della squadra e alcuni segnali molto buoni laciati solo per la fine per evitare di farci vedere sul punto.
L’esperienza nell’uso dell’ecoscandaglio mi ha permesso di risparmiare parecchi tuffi sopratutto nella prima fase, in quanto in molte occasioni riuscivo a capire se in mezzo alle mille pietre ci fosse quella che rompe e che puo’ tenere il pesce.
Il mal tempo e’ stato protagonista oltre che nei giorni di Gara anche in preparazione, con piogge incessanti temporali e venti che cambiavano direzione di giorno in giorno , rendendo ancora piu difficile capire gli spostamenti dei pinnuti da una zona all’altra.
A questo punto vorrei ringraziare i miei compagni , Salvatore Roccaforte e Angelo Ascione per essersi messi a disposizione tutti i giorni a controllare segnali marcati o cercare di nuovi dandomi il cambio in acqua e per 2 volte preservandomi dal maltempo per non incorrere in raffreddori o malanni pre gara andando in mare senza di me con Il capitano e il mio gommone.
Si sono Dati al 200% e si e’ creato un vero Team nel Team con massimo affiatamento per ottenere il risultato.
Chiaro e’ che tutti volevamo vincere ma un podio e’ comunque un ottimo risultato che e’ merito di tutta la squadra.
PRIMA GIORNATA :
La prima giornata di Gara e’ partita non nel migliore dei modi , in partenza complici le grosse onde navigavamo al massimo della velocita’ e dopo aver preso un onda troppo forte siamo volati e dopo il grosso colpo si spegne il motore , attimo di panico in barca…25 giorni di preparazione buttati per un guaio meccanico…..(questo fu il mio primo pensiero…) poi pero’ dopo 3 o 4 tentativi nel girare la chiave tutto va apposto e andiamo verso il primo spot.
Arrivati assieme ad un atleta turco faccio il tuffo e capisco che la corrente e’ impetuosa a 27m faccio fatica ad arrivare sul fondo , il primo pesce (che doveva essere una mostella non c’e’) scorro un po il taglio e al fondo vedo la coda di un grongo mi dirigo verso la testa la vedo male ma premo il grilletto pur di sparare prima dell’altro atleta che infine pero’ risultava essere in un segnale limitrofo.
Purtroppo il grongo si disarpiona e sono costretto a fare altri2 tuffi per recuperarlo.
Perdo del tempo prezioso che mi fa arrivare sulla mia seconda posizione in ritardo e infatti trovo gia Gospic e Cervantes sulla lastra in cui avevo visto dei saraghi , decido di passarre avanti sarebbe inutile sommozzare in tre in un punto cosi’ limitato e provo ad andare su una mostella grande in 34 m tutto fila liscio , poi il secondo grongo anche qua un po di ritardo per l’estrazione e via al ennesimo spot in cui dico a Salvatore di prepararmi una cintura sganciabile molto pesante per vincere la corrente e avere piu tempo di fondo. Poi mi sposto su dei lastroni per saraghi ne prendo uno e una mostella , poi tutto e’ scomparso.
Arriviamo poi su una serie di Lastre in 35 m su cui in preparazione c’erano diversi pinnuti . Putroppo Cervantes era gia li e aveva gia sparato diversi pesci , decido comunque di buttarmi e peschiamo per alcuni tuffi fianco a fianco , prendo un saragone facendo una coppiola ma il secondo pesce dopo aver lasciato l’asta dentro e messo il fucile in tesa col pallone per fare altri tuffi in velocita’ lo perdo , tento con le mani di recuperarlo piu volte nello stesso tuffo ma se ne va lasciandomi l’amaro in bocca…..prendo la corvina che risultera ‘ poi fuori peso , una mostella valida e strappo una seconda mostella, Cervantes prende un sarago e un cappone.
Lasciamo quello spot per dirigerci su delle lastre basse isolate nel fango a 40 metri in cui vedevo sempre delle grosse corvine e mostelle.
Putroppo questo spot era deserto , complice acqua torbida e fredda, quindi torniamo sulla secca di Susak per racimolare gli ultimi pesci validi e chiudo la giornata con 3 gronghi 5 mostelle 2 saraghi .
In totale Strappando 2 mostelle e il sarago perso della doppietta. Ho pescato con la taitiana ma sulle mostelle putroppo e’ stato un errore, che serve da lezione per la seconda giornata in cui armato di 5 punte non ho sbagliato un pesce.
Anche per i gronghi la seconda giornata ho adottato un fucile doppio elastico e asta da 7 aletta lunga e non ho avuto nessun ritardo rispetto alla taitiana da 6,25 aletta corta che mi ha dato non pochi problemi.
E’ stata una giornata molto dura ,corrente forte e putroppo il giro dei segnali un po sfortunato, , avevo sempre la sensazione di correre dietro agli altri e putroppo arrivare sempre quel pelo in ritardo.
SECONDA GIORNATA
Dopo una prima giornata con un po di agitazione messa dal guasto al motore , con tutti i ritardi annessi , volevo fare bene la seconda , sapevo che a differenza della prima giornata in cui molti miei posti erano in comune con altri atleti, avevo degli spot che mi avrrebbero permesso di chiudere le 10 mostelle, infatti erano delle piccole pietre isolate molto allargo , bassissime e difficili da trovare , in 38 40 e 42 metri, con corrente , sapevo che era cosa per pochi e i miei principali antagonisti in questo tipo di pesca non li avevo visti in quella zona.
In 5 tuffi ho preso 5 pesci , poi alcuni tuffi a vuoto e di nuovo SAN PIETRO mostelle e gronghi.
In particolare il San pietro di 1,600kg lo trovai nei primi giorni di preparazione lo ricontrollammo 2 giorni prima della gara e la pietra aveva una mostella di 2kg poi in gara , scendo , l acqua era marrone , 41 metri buio pesto, controllo la pietrina non vedo nulla nello spacco poi faccio il perimetro ed eccolo la il SAN PIETRO, allineare il 75 con la fiocina e’ stato un tutt uno con il mio sguardo.
La giornata fila liscia fino a che fa una pancia di 1 ora e mezzo circa in cui nelle zone da me scelte il pesce si era spostato e faccio diversi tuffi a vuoto.
Con il senno di poi abbiamo scartato 2 giorni prima della gara la zona in cui ha pescato cervantes ,in cui avevamo 6 capponi nelle diverse pietre ma erano scomparsi appunto prima della gara…
E magicamente riapparsi in gara…
Putroppo non e’ facile scegliere i segnali con un tempo cosi’ instabile nei giorni precedenti.
Discorso a parte anche va fatta per i serranidi, avevo trovato 3 cernie da 9 a 10 e 14 kg, pesci facili che si infilavano e che poi ti guardavano di muso.
Pesci visti in condizioni di mare calmo e sole, mentre con onda e corrente fredda e tempo instabile erano gia scomparsi l’ultimo giorno di preparazione.
Quindi poiche’ fuori mano dalla zona in cui avevamo gli altri segnali , abbiamo deciso di non andare neanche a controllare.
Finisco cosi ‘ la gara con 10 mostelle 1 san pietro e 2 gronghi.
Sono soddisfatto della giornata che mi ha permesso di recuperare in classifica Xavi blanco, Samuel Tomas, e il mio compagno Stefano Claut al quale ho soffiato di poco il terzo posto.
Sono felice per me e mi dispiace allo stesso tempo per lui che ha investito tanto in preparazione e se lo meritava tanto quanto me.
Lo spirito comunque e’ che almeno uno di noi e’ andato a podio dopo 7 anni. E’ toccato a me ma poteva toccare anche agli altri 2.
Abbiamo lavorato bene e questo e’ l’importante.
CURIOSITA’
-Prima della gara abbiamo dato il giro dei segnali al capitano e solo 1 punto tra i 3 atleti era in comune.
Io lo avevo messo come partenza, e Maccioni come quarto o quinto spostamento,
era un ciglietto in 34 metri in cui cerano delle grosse corvine e una mostella.Le corvine sia io che Dario le avevamo viste circa alle 13.00pm, mentre io in gara ci sono passato alle 10.00 risultato le corvine non c erano e ho preso la mostella , Dario invece ci e’ passato piu tardi e ha preso i corvoni.
Esempio di posto sfruttato al massimo dalla squadra….
-Il grongo di 13 kg della prima giornata , mi ha sradicato le alette dopo il secondo colpo e l’estrazione, a galla mi ha preso il braccio tirandomelo sulla punta dell’ asta conclusione un taglio di 5cm sull interno bicipite e muta rotta….Animali potentissimi molto tecnici nel tiro e nell’estrazione sopratutto se cosi grandi.